I 5 must-have nel bagaglio, “allergico” e non

valigie

Da qualche mese mi sono iscritta ad alcuni gruppi su Facebook di travel blogger; avevo voglia di entrare un po’ di più in questa “società” virtuale per osservare, capire certe dinamiche, prendere spunto e conoscere gli autori di tutte quelle parole.
Tra le iniziative di questi gruppi che fin da subito hanno attirato la mia attenzione ci sono le proposte di collaborazioni tra blogger, tramite la creazione di rubriche o di articoli-catene, che danno vita a contenuti molto interessanti per i lettori e rapporti veri e propri tra i vari scrittori. C’è una sorta di spirito di solidarietà misto alla voglia di crescere e di migliorarsi in ogni occasione, che rende questi ambienti sui social veramente accoglienti anche per piccoli blog come il mio.

È proprio da una di queste collaborazioni, quella tra Silvia di The Food Traveler e Sandra di PasSaPorto e Colori, che è nata l’iniziativa per questa serie di articoli, in cui ogni blogger elenca cinque oggetti che non potrebbero mai mancare nel proprio bagaglio.
A me è stato passato il testimone da Deb di Una Coppia in fuga! e alla domanda

“Se potessi portare in viaggio con te solo 5 cose cosa sceglieresti? A prescindere dalla destinazione e dal tipo di viaggio, cosa non può mancare nel tuo bagaglio?”

ho subito pensato, tra la miriade di vestiti, oggetti utili, elettronica varia e qualche cianfrusaglia, quali sono le prime cose che metto in valigia e senza cui non potrei mai partire. Riflettendoci su, mi sono resa conto che il mio bagaglio ormai è diviso in due sezioni: il bagaglio “standard” e quello “allergico“, dal momento che, come avevo raccontato, avere delle allergie alimentari può influenzare ogni aspetto di un viaggio, valigia compresa.

 

5 cose senza le quali non potrei partire

Sono convinta che se si dimentica qualcosa nella confusione della propria casa prima di una partenza, nella maggior parte dei casi non sia un dramma, in quanto molti oggetti si possono sempre comprare durante il viaggio; un esempio sono i vestiti, i taccuini, i caricatori, persino le scarpe, tutti reperibili in giro per il mondo con più o meno qualche difficoltà a seconda del luogo.
Per altri oggetti, invece, la storia è diversa: possono essere sì trovabili, ma alcuni fattori li rendono indispensabili così come sono, nostri, personali.

Una di queste cose per me è la macchina fotografica. Non riesco ad andare in giro senza di lei, e quando lo faccio so già che me ne pentirò perché salterà fuori qualcosa da immortalare e non riuscirò a farlo.
Per questo, ciò che ho sempre a portata di mano mentre viaggio è la mia piccola ma fedele Canon, che bene o male riesce a soddisfare le mie ambizioni da fotografa amatoriale.
La macchina fotografica comporta tutta una serie di accessori aggiuntivi da portarsi dietro, ma sostanzialmente mi basta quella con il caricatore e una scheda SD di scorta, e niente di più.

Macchina fotografica Canon

 

Un altro componente fondamentale durante i miei spostamenti e giri è la musica. Come per ogni altro attimo della mia vita, anche i viaggi hanno la loro colonna sonora, e a volte le canzoni stimolano ricordi quasi più dettagliati di una foto.
Per portarmi dietro la musica, la musica che scelgo io, nella mia borsa c’è sempre l’iPod, pieno fino all’orlo di canzoni e con un paio di cuffie attaccate, che mi accompagna durante tutte le avventure, grandi o piccole che siano.

Sarebbe facile evitare questo gadget, dal momento che scaricare la musica ormai è diventato obsoleto e si usano siti/app di streaming, però, come dicevo prima, certi oggetti sono troppi personali per essere rimpiazzati da qualcos’altro; per alcuni sono le scarpe, per altri i gioielli, per me è questo.

Cuffiette nella borsa

 

Sempre parlando di fedeli compagni di viaggio che mai potrei lasciare a casa, è la volta della borraccia, rigorosamente d’alluminio, che da quando l’ho comprata nel mio ultimo viaggio in California si è presa un posto d’onore in ogni mia borsa, zaino e valigia.
Non avere l’acqua con me mi fa sentire a disagio, principalmente perché bevo molto, ma anche perché è utile per qualsiasi evenienza, e la borraccia fa evitare sprechi sia di plastica che di soldi.

A tal proposito, ho da pochissimo scoperto questo sito chiamato Fontanelle.org, dove è possibile visualizzare le fontanelle presenti in una città, anche non italiana, con tanto di stato di ognuna di esse e commenti vari.

Zaino e borraccia

 

Qui arriviamo all’Oggetto, anzi una serie di oggetti riuniti in uno, componente essenziale del mio bagaglio senza la quale non mi muoverei: il beauty case.
Con questa mia affermazione non voglio far pensare che sia una che si trucca per ogni occasione, perché di trucchi nel mio beauty ce ne sono ben pochi, sostituiti da oggetti di dubbia utilità che a me sembrano indispensabili.

Tra questi troviamo le mie creme per ogni parte del corpo fresche ed insostituibili, il mio sostituto alle salviettine intime – che mi salva nelle situazioni più brutte, le forbicine, che si sono dimostrate delle tigri contro gli avversari più spessi in mancanza di cesoie, un set da cucito – mai usato, ma averlo dietro mi da un senso di sicurezza verso eventuali buchi, un elastico di scorta, del cotone e altri prodotti a cui però non tengo così tanto, come lo spazzolino, che considero facilmente reperibile nel caso in cui me lo dimenticassi.
Insomma, tutto questo costituisce una borsetta da bagno multifunzionale che puntualmente viene schiacciata in mezzo ai vestiti in valigia.

Beauty case con fiori

 

Ultimo oggetto, ma non per importanza, è forse quello che un po’ tutti abbiamo l’abitudine di portarci dietro, ossia un libro.
Con libro intendo qualsiasi testo, ogni tipologia di libri di viaggio, una guida, un romanzo, un saggio; qualsiasi cosa vi faccia piacere leggere in quel momento, lo scrittore che volete vi accompagni in quello spostamento, in quel Paese, in quella via.

Una ragazza legge un libro in treno

 

 

5 consigli per il bagaglio di un allergico

Dopo aver elencato i cinque oggetti che mi accompagnano sempre durante i miei viaggi, si passa all’elenco di cose a mio parere indispensabili da portarsi dietro quando un persona con allergie viaggia, o, in generale, a persone con patologie o esigenze speciali. Ne avevo già parlato nell’articolo sulla sicurezza in aereo, facendo una piccola lista con l’essenziale che ora vorrei riprendere e arricchire.

Ciò che non può mancare nel bagaglio è una bustina con tutte le medicine necessarie per il viaggio.
Ad ognuno le sue esigenze, c’è chi si porta dietro solo un antinfiammatorio, chi – come me – è perennemente una farmacia ambulante con un farmaco per ogni evenienza. Il consiglio generico che posso darvi è di portare una quantità maggiore di medicine rispetto a quelle che realmente potrebbero servirvi, perché, soprattutto se andate all’estero, non è detto che riusciate a trovare gli stessi farmaci o principi attivi, quindi meglio non sottovalutare le situazioni e prendere le dovute precauzioni; un malessere potrebbe rovinarvi il viaggio, se non peggio.
Se portarvi troppi farmaci vi pesa, potete, come già detto, segnarvi principi attivi e dosaggi per poterli cercare nel luogo dove vi trovate, ma ricordatevi che è più rischioso. E ancora, se segnarvi i principi attivi non vi facesse sentire del tutto sicuri, potreste chiedere al vostro medico curante o farmacista delle informazioni sul farmaco, sulle case farmaceutiche che ne producono di simili e quelle che operano nel Paese dove siete diretti.

Una cosa molto importante da NON fare, nel caso viaggiaste in aereo: non mettete tutti i farmaci nel bagaglio da stiva, ricordatevi di tenerne alcuni anche nel bagaglio a mano, sempre ragionando per eccesso e quindi in quantità maggiori rispetto alla durata del volo e spostamenti vari.

medicine

 

Per portarsi dietro farmaci specifici senza l’ansia di eventuali controlli o di dover spiegare a cosa servono e quale sia la vostra patologia, è sempre bene aver con sé il certificato medico che indica i vostri problemi e la vostra terapia, con la storia clinica passata e quella attuale, da tenere insieme al resto dei documenti e magari in più copie. La cosa migliore sarebbe averlo scritto nella lingua della vostra destinazione, ma se dovesse rivelarsi troppo complicato, anche solo averlo in inglese (o nella lingua internazionale più parlata) può esservi d’aiuto.

Certificato medico

 

Sempre a proposito di cose da tenere tra i documenti e che potrebbero esservi davvero utili, arriviamo in particolare a due fogli: l’allergy card e il foglio dei recapiti.

Del primo avevo già parlato, ma ora vorrei spiegarvi meglio come farlo.
Si tratta di un foglio, post-it, piccola card, da portare con voi, magari nel portafoglio, a portata di mano, su cui sono elencati gli allergeni che dovete evitare (o anche solo la vostra problematica), possibilmente nella lingua del Paese dove andrete.
Non è difficile crearne una, ci sono dei siti apposta che per qualche dollaro ve la creano e vi danno la possibilità di stamparla (io ho trovato per esempio SelectWisely o AllergyTranslation), ma volendo la si può realizzare da soli; quando sono andata a Hong Kong l’anno scorso, ho semplicemente creato un documento con un editor di testo in cui ho scritto “allergie” e gli allergeni in cinese traducendo sostantivo per sostantivo con Google Traduttore, poi, dopo averne stampate più copie, le ho ritagliate in modo da avere dei foglietti da infilare in varie parti dei miei bagagli.
In aggiunta, potete scrivere sulla vostra card anche delle informazioni basilari, come il nome o un contatto d’emergenza.

Per quanto riguarda, invece, il foglio dei recapiti, è una buona abitudine appuntarsi nomi e numeri di telefono delle strutture ospedaliere più vicine ed affidabili, o di un medico a cui rivolgersi in caso di bisogno.

 

Infine, soprattutto in caso di allergie alimentari, è buona abitudine mettere nel bagaglio del cibo adatto alle proprie esigenze, nel caso in cui durante il viaggio non si abbia la possibilità o non si sia certi di trovarne.
Personalmente, mi porto dietro degli snack in qualsiasi situazione, dalla gita della domenica fino ad un viaggio intercontinentale. Inoltre, quando non so cosa troverò nei supermercati del luogo dove sono diretta, mi porto dietro non solo qualcosa da sgranocchiare nel viaggio, ma anche alimenti da utilizzare poi per tutto il mio soggiorno all’estero; per esempio, per dei giorni in montagna con amici mi sono portata un pacco di pasta e del pane fatto in casa, così da poter stare tranquilla.

A proposito dei mezzi in cui vi potreste spostare, in generale posso dirvi che mentre in treno o nave non avreste problemi a portarvi dietro “la schiscetta” (ossia un contenitore con del cibo vario – perdonatemi il termine molto lombardo), in aereo potrebbero farvi qualche storia, in particolare se trasportate nel bagaglio a mano cibo proveniente dall’esterno, quindi non comprato dopo i controlli di sicurezza.
L’unica regola rigidissima da rispettare riguarda la questione dei liquidi: gli oggetti contenenti liquidi non sono ammessi se in quantità maggiore di 100ml, ad eccezione di farmaci liquidi, alimenti per neonati o per esigenze specifiche e certificate. Per evitare inconvenienti vale lo stesso che per le medicine, ossia tenere a portata di mano un certificato medico che possa giustificare il cibo portato con sé. Al momento del controllo, tirate fuori un’eventuale busta con i farmaci e le cibarie che avete nel bagaglio e tenete con voi la prescrizione, così da poterla esibire nel caso vi fosse richiesta.

Vi lascio un po’ di siti da consultare per sapere che tipi specifici di oggetti e di alimenti possono essere portati in cabina, tra cui quello dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile): ViaggiareLiberi (blog Intermundial), Zingarate, Quotidiano.net, il blog di Marco Togni.
In ogni caso, ogni compagnia aerea e ogni Stato del mondo ha le proprie regole, quindi vi consiglio di verificare tramite telefono/e-mail o tramite il sito della Farnesina.

 

 

Raccontarvi un po’ di me e dei miei “compagni di viaggio” mi è piaciuto, e dopo un’interminabile lista di oggetti, spero di esservi stata anche d’aiuto nella preparazione della valigia.
Ringrazio ancora Deb per avermi fatto partecipare a quest’iniziativa simpatica e utile; non vedo l’ora di scoprire quali oggetti sono indispensabili per Giulia (complimenti per il nome!) di Little Miss Spaghetti, Mirea di Smile and travel e Arianna di La bionda sulla Honda durante i loro viaggi!

 

 

[Foto prese da Internet, da PixabayPexelsUnsplash]

Author: Giulia

Redattrice di professione. Blogger per passione. Viaggiatrice per la vita!

6 Replies to “I 5 must-have nel bagaglio, “allergico” e non

  1. Bello questo post e molto completo. Mi spiace x le tue allergie… Non dev’essere facile gestirle anche in viaggio. Io soffro di allergia al nocciolo e alle graminacee. Proprio quest’estate ho avuto problemi rovinandomi l’ultima parte della vacanza proprio perché, non pensando che ad agosto mi servissero gli antistaminici e il cortisone in montagna, ho lasciato tutto a casa…e mi sono ritrovata con forte raffreddore, mal di gola, bruciore agli occhi e febbre!! La prossima volta imparo!!!

    1. Ti capisco benissimo, a volte rischiano veramente di essere invalidanti… ma non ci dobbiamo far abbattere! Come si dice, si impara dai propri errori e la prossima volta anche tu saprai come goderti meglio il viaggio ❀

  2. Post molto completo. La mia allergia è a due tipi di vespa e da un po’ mi porto antistaminico e cortisone, dopo aver visitato i pronto soccorso di diversi paesi… per il resto concordo soprattutto per il libro (anche se preferisco il kindle quando viaggio) e il beauty case, anche se senza forbicine, dato che cerco sempre di viaggiare con il bagaglio a mano, anche se sono viaggi lunghi. Concordo sopratttutto con il fatto che quasi niente è indispensabile, mentre quasi tutto si può acquistare lungo il viaggio.

    1. A volte mi dimentico di quante tipologie di allergie possano esistere… è veramente un tema complesso da trattare e una situazione ancora più complessa da vivere. Io e il kindle non andiamo d’accordo, ho provato a caricarci qualche libro ma la consistenza e l’odore della carta me l’hanno fatto abbandonare in un angolo dopo poco tempo. E beata te che riesci a viaggiare solo con bagaglio a mano! Ho sempre troppo cibo con me per poterlo fare (sempre per la storia delle allergie).

  3. Grazie per aver partecipato a questa iniziativa!
    In effetti il fatto delle allergie o delle intolleranze può essere un problema quando si viaggia, ed è una cosa a cui non ho mai pensato. Personalmente soffro solo di una banale allergia che mi fa starnutire e tossire, ma rimedio facilmente portando con me l’antistaminico (e comunque varie medicine per ogni evenienza, non si sa mai 😉
    Mi ritrovo completamente in tutte le cose che elenchi, e mi fa piacere vedere che porti con te un kit per il cucito – non sono l’unica! Io lo porto sempre in borsetta, uno di quelli piccolini che a volte regalano in albergo. E non sai quanto mi sia tornato utile: una volta perché mi si erano strappati un paio di pantaloni all’altezza del cavallo, un’altra volta per un bottone quasi perso e un’altra volta per una tasca scucita (non sono molto “delicata”).
    Ancora grazie e buona giornata ❤️

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