Una scatola di ferro, sospesa a migliaia di metri, il corridoio stretto e i sedili attaccati, con un centinaio di persone sopra – se va bene – e un’allergia alimentare sempre seduta accanto a noi; ansiogeno, vero?
Per alcune persone, il viaggio parte già con l’angoscia ancor prima di essere iniziato, solo per la scelta della meta e la prenotazione di un volo aereo.
Parlo di loro, anzi, noi, gli allergici, quelle persone con una simpatica malattia autoimmune, a cui la vita ha deciso di non rendere facile fare il giro del mondo; non è semplice, ma neanche impossibile, e questo va detto.
Nei casi peggiori, le allergie possono portare a conseguenze molto gravi se non prese in tempo, siamo tutti consapevoli di questo. Tuttavia, sapendo ciò, per viaggiare in sicurezza un modo c’è, e non è altro che organizzarsi; ci vuole tempo, pazienza, tanta voglia di partire e un briciolo di fiducia nell’efficienza delle persone.
I pasti in aereo
Le cose che vi consiglio di fare, quindi, prima e durante un viaggio aereo, per non incappare in situazioni sgradevoli, sono le seguenti. Parlo di aereo perché è il mezzo più “isolato” dall’esterno, e quindi la circostanza più estrema in cui potreste trovarvi.
Per prima cosa, richiedete un pasto speciale almeno 24 ore prima di partire e non prima di 14 giorni dal viaggio (tendenzialmente i tempi sono questi, il pasto si può aggiungere modificando la prenotazione se la si è fatta molto tempo prima).
Tutte le compagnie aeree offrono l’opzione dei pasti speciali, ovviamente se si tratta di una tratta lunga in cui vi verranno serviti uno o più pasti. In caso di viaggio breve, basta rifiutare gli snack offerti o, se c’è la possibilità (come con EasyJet con le noccioline per esempio), dichiarare la propria allergia.
Al momento della prenotazione, quando vi verranno richiesti i dati del passeggero, oppure successivamente ad essa, andando nell’area di gestione, sarà presente una scritta del tipo “Richiedi pasto speciale“. A quel punto, toccherà a voi scegliere quello più adatto alle vostre esigenze; spesso si trovano i pasti per celiaci, allergici alle arachidi, intolleranti al lattosio e nel rispetto di alcune religioni. I menù si stanno ampliando, più grossa e frequentata è la compagnia aerea, più tipologie di pasto avrà.
Se non trovaste il pasto adatto alle vostre esigenze, o aveste, come me, molte allergie poco comuni, non disperate, perché è comunque possibile assicurarsi un piatto speciale: le compagnie aeree danno la possibilità di contattarle per accordarsi sui propri bisogni. Nel mio viaggio dell’anno scorso in America, per esempio, avevo contattato la compagnia con cui viaggiavo, la Austrian Airlines, indicando ogni alimento a cui sono allergica; prima del pranzo, una hostess era arrivata con le mail scambiate, in cui c’era la lista, a chiedermi se fosse tutto esatto, per poi portarmi un piatto davvero squisito.
Capita, però, a volte, soprattutto per pasti “super” speciali, fuori menù, che, tra le mille prenotazioni, la compagnia aerea si dimentichi la richiesta da noi fatta. Per questo motivo, è bene prima di tutto assicurarsi uno o due giorni prima della partenza, chiamando l’assistenza, che sia tutto correttamente organizzato, e in secondo luogo chiedere conferma anche al momento del check-in, se nessuno ve lo accenna («Ah Lei è la signorina Giulia, ha richiesto un pasto speciale, è corretto?»).
In aggiunta, vi consiglio di portarvi dietro qualcosa da mangiare direttamente da casa, sia nel caso in cui non fosse stato possibile assicurarsi il pasto speciale, sia per sicurezza nell’eventualità che il cibo vi faccia sorgere dei dubbi (regola assoluta: se siete in dubbio, non lo mangiate) o che magari ci sia un ritardo nel vostro volo.
Quindi, in conclusione, se siete in dubbio su quello che vi è stato servito, non esitate a chiedere la lista degli ingredienti presenti al suo interno.
Allergie in aereo: pratiche utili
Per essere ancora più tranquilli durante il vostro volo, una volta saliti sull’aereo informate subito gli assistenti di volo delle vostre allergie e delle eventuali procedure da eseguire nel caso aveste una reazione, cosicché sappiano cosa fare.
Un’altra cosa da fare, se avete delle allergie da contatto, è quella di passare una salvietta umida sul tavolino, sui braccioli e magari anche sul sedile, per togliere eventuali residui di cibo lasciati dal precedente volo, che non sono stati tolti del tutto durante le pulizie.
Non vergognatevi a chiedere al vostro vicino di posto di non consumare gli alimenti a cui siete allergici, se questo potrebbe mettervi a rischio.
Io me lo porto dietro in qualsiasi caso, ma, soprattutto se potreste iniziare a starnutire in maniera buffa e spastica – o peggio, portatevi da casa un vostro cuscino da viaggio e un’eventuale coperta, rifiutando quelli che trovate già sull’aereo; potete riporli nel portabagagli sopra di voi, o darli agli assistenti.
Documenti e farmaci
Ultima cosa, ma non per importanza: documenti e farmaci.
Questi consigli valgono per ogni tipologia di viaggio, in qualsiasi luogo.
Portatevi SEMPRE dietro:
- un foglio con su scritto gli alimenti a cui siete allergici, in inglese e nella lingua del Paese dove siete diretti o vi trovate;
- i farmaci antistamici e/o un autoiniettore di adrenalina – o un inalatore (a seconda di quello che vi serve), più eventuali altri farmaci di terapia, in quantità maggiore rispetto a quelli previsti per il periodo in cui starete via, poiché potreste non trovarne nelle farmacie estere. In alternativa, segnatevi i principi attivi e i dosaggi, così da poterli cercare;
- il certificato medico per i farmaci e, in generale, per le vostre allergie, possibilmente scritto in inglese.
In particolare, per l’aereo, mettete farmaci e certificato in una busta trasparente da tenere nel bagaglio a mano (una cosa come questa), affinché sia possibile vederli e tirarli fuori con facilità, sia per voi, che per un eventuale soccorritore. Scriveteci sopra quale scopo hanno, o fatevi un foglietto con su scritto, appunto, il loro utilizzo.
Se volete ulteriori consigli su cosa portare in valigia in situazioni del genere, leggete anche I 5 must-have nel bagaglio, “allergico” e non.
Questo è quello che vi suggerisco, soprattutto per esperienza. Fatto tutto? Bene!
Ora che vi siete assicurati di poter passare un viaggio sicuro, in tranquillità, potete rilassarvi e mettervi comodi sul sedile, zaino sotto i piedi, cintura allacciata; allineate i sedili, chiudete i tavolini ed alzate i parasole.
L’hostess a cui vi siete rivolti appena entrati nell’aereo passa di fianco a voi, sorridendovi; l’altoparlante gracida e una voce annuncia le condizioni di volo, «Signori e signore, è il capitano che parla: vi auguro un buon viaggio anallergico!».
Fuori dal finestrino l’asfalto inizia a scorrere veloce, vedete gli alberi sfrecciare; il muso della scatola di metallo si alza, spuntano i tetti della città all’orizzonte… si parte!
Da celiaca viaggiatrice, concordo su tutto. Hai scritto un articolo molto utile!
Grazie mille!
Non soffro di alcuna forma di allergia, quindi sono completamente ignorante sul tema. Credo che il tuo articolo sia utilissimo per riflettere sull’argomento. Se non l’avessi letto e il mio vicino d’aereo mi avesse chiesto di non mangiare qualcosa, sarei rimasta davvero perplessa.
Grazie! In effetti, l’ho scritto convinta che sarebbe servito solo alle persone con queste problematiche, ma, a pensarci bene, anche chi le accompagna o si ritrova vicino può comprendere meglio la situazione e nel caso essere d’aiuto.
Ottimi consigli per gli sfortunati come noi allergici! La cosa del foglietto non ci avevo pensato..! Super post!
Grazie mille! Non dobbiamo farci fermare da niente!
Questo è il primo post che leggo sull’argomento, mi fa molto piacere. Sono informazioni preziose. Io non sono allergica ma vegetariana e per questo ogni volta, insieme al mio ragazzo, richiediamo il pasto speciale.
Grazie! Sì giusto, ci sono anche i pasti per vegetariani e vegani, che a volte sono comodi pure per certi tipi di allergie o intolleranze
Questo post mi ha fatto pensare quanto sottovalutiamo le allergie alimentari gravi. Se il mio vicino di posto mi chiedesse di non mangiare il mio pasto perché è allergico sono sicura resterei sorpresa perché effettivamente non è una richiesta comune, ma poi starei attentissima a mangiare le noccioline altrove e lavarmi benissimo le mani per evitare di contaminare il bracciolo comune. Hai fatto bene a scriverlo e spero che venga letto da molti in modo da rendere più agevole viaggiare per chi è allergico!
Spesso questo argomento è un po’ sottovalutato, ma neanche per cattiveria, più per il fatto che non se ne sa molto in generale. Per esempio, per i celiaci è più “facile” ormai, tutti sanno cosa vuol dire esserlo, cosa comporta, mentre per altre allergie le reazioni sono talmente tante e differenti che quasi le persone stesse sanno a stento cosa fare. Spero davvero che possa essere d’aiuto, non bisogna farsi fermare da queste cose, perché i mezzi per essere sicuri esistono eccome!
Brava! Degli ottimi consigli! In viaggio bisogna fare attenzione in questi casi perché è difficile tenere il controllo su tutto!
Grazie! Si, bisogna stare attenti a molte e cose e soprattutto avere tanta pazienza!