Mi ha sempre ispirato l’idea di passare il periodo di Capodanno in una grande città per vedere che aria si respirasse – anche se la mia meta preferita rimane la montagna, così tranquilla e riservata. L’anno scorso ho quindi deciso di andare a Zagabria, passando prima per Lubiana, considerando anche che non ero mai stata né in Slovenia né in Croazia.
Zagabria si è rivelata essere una città perfetta per questo periodo. Per circa due mesi, infatti, vengono organizzati eventi per la manifestazione più attesa dell’anno, quella dell’Avvento. La città si riempie di addobbi, bancarelle, palchi con musica, attività. Potete trovare più dettagli sul sito dedicato (anche in italiano); io cercherò di darvi delle indicazioni generiche sui luoghi principali da vivere e da vedere.
La zona più popolata durante le festività è sicuramente nei dintorni della piazza Ban Jelačić, nella Città Bassa, dove per l’occasione vengono montante delle bancarelle che preparano principalmente cibo da strada, come würstel, panini, dolci (frittelle e germknedel) e vin brulé.
Gli altri due punti della città dov’è possibile trovare bancarelle soprattutto mangerecce sono i seguenti: uno lungo la passeggiata Strossmayer, nella Città Alta, dove si trova lo Strossmartre Festival, completo di alberi decorati e musica dal vivo; qui il 30 giugno viene festeggiato il “metà capodanno” con anche spettacoli pirotecnici. L’altro punto è invece a sud della piazza principale, nel parco Zrinjevac, con il villaggio di Natale che si sviluppa principalmente intorno alla statua di J.J. Strossmayer.
Spostandosi verso Piazza Tomislav si può trovare il Parco di Ghiaccio, con una pista da pattinaggio che crea un vero e proprio percorso intorno alla fontana centrale; è aperto per tutto il mese di dicembre. Accanto alla pista c’è anche uno spazio dove poter prendere il sole e bere qualcosa nelle giornate di sole; da qui è possibile avere un’ottima vista su uno dei palazzi più belli di Zagabria, il Padiglione dell’arte.
Per quanto riguarda la sera di Capodanno, il mio consiglio è quello di rimanere in giro. Mangiate qualcosa alle bancarelle e fatevi trasportare delle persone nella piazza principale, aspettando la mezzanotte tutti insieme. Da lì partirà il conto alla rovescia, dopodiché ci sarà una serie di fuochi d’artificio, lanciati soprattutto dalla cima del grattacielo dell’osservatorio Zagreb 360°.
In alternativa, ci sono moltissimi locali sparsi per il centro dov’è possibile passare la serata.
È stato bello festeggiare immersi nello spirito croato. La gente cantava ad alta voce, nuvole di fumo si alzavano dai bicchieri di vin brulé caldo e tutti erano allegri, in attesa del nuovo anno. Mi è piaciuto ancora di più vedere che l’aria di festa in quest’occasione è uguale dappertutto, così gioiosa e carica di aspettative.
Festeggiamenti a parte, Zagabria è un’ottima città da girare anche d’inverno. Rispetto a Lubiana, che ha un clima molto più umido e quindi il freddo si sente di più, a Zagabria è possibile passeggiare per le sue vie senza congelare, sera compresa; certo, bisogna vestirsi adeguatamente, ma una volta coperti si sta bene in giro.
Cosa vedere a Zagabria in due giorni
Il centro della capitale croata si può vedere con tranquillità in un paio di giorni, facendo distinzione tra le due parti della città, e quindi due possibili itinerari: uno nella Città Alta, uno in quella Bassa.
Città Alta
Il giro per la Città Alta a mio parere può essere fatto in questa maniera, come ho segnato nella mappa. In verde ci sono i geocache che potete cercare mentre esplorate la zona.
Si parte dalla visita della Cattedrale di Zagabria, chiesa neogotica più imponente ed importante della Croazia. Un particolare al suo interno che mi ha affascinato – più del dovuto – è stata l’iscrizione in alfabeto glagolitico su una parete; sfortunatamente, anche sporgendomi per sentire le guide italiane nei dintorni, non sono riuscita a capire che cosa ci fosse scritto (se qualcuno dovesse saperlo, me lo scriva, sono veramente curiosa).
Ci si sposta, quindi, verso il mercato più grosso e famoso della città: il mercato ortofrutticolo di Dolac, a due passi dalla Cattedrale e appena sopra la piazza Jelačić.
Donne con il capo velato stanno dietro ai banchi stracolmi di merce: vendono prodotti della terra, di stagione, fiori e piante, oggetti d’artigianato come utensili e giochi, pesce, carne ed altri derivati animali. Se avete scelto un appartamento come alloggio, fermatevi a fare la spesa qua, dove per qualche kuna potrete portarvi a casa cibi freschi della zona.
Dopo essere passati tra i profumi del mercato e di fianco alla statua raffigurante una delle venditrici, ci si ritrova nella piazza Ban Jelačić. Fateci un giro e poi incamminatevi sulla Strada Ilica verso la funicolare di Zagabria; alla vostra sinistra vedrete il grattacielo della città, dove all’ultimo piano si trova l’osservatorio Zagreb 360° (io personalmente l’ho evitato, cercando un altro luogo per avere una buona vista della città dall’alto, ma se può interessarvi qui trovate il sito ufficiale).
La funicolare di Zagabria è la più piccola al mondo, lunga solo 66 metri, ed è il mezzo più antico della città. Una corsa dura giusto due minuti e costa cinque kune; verrete portati nella parte più alta della città, esattamente in prossimità della Strossmayer Promenade.
Direttamente fuori dalla piccola stazione della funicolare c’è una terrazza con, a mio parere, una bellissima vista sull’intera città, mentre alzando gli occhi ci si ritrova sotto la Torre Lotrščak. Antica torre difensiva della città, da qui ogni giorno a mezzogiorno viene sparato un colpo di cannone; quando l’ho sentito per la prima volta, senza ricordarmi di ciò che avevo letto a proposito, mi sono spaventata tantissimo (e da brava ingenua pensavo stessero facendo le prove per Capodanno). Dalla cima della torre, inoltre, si può godere di un’ulteriore vista della città.
Poco distante dalla torre si trovano il Museo delle Relazioni Interrotte e il Museo croato delle Arte Naïve. Nel primo i protagonisti della mostra sono gli oggetti appartenuti a una coppia di persone la cui relazione è ormai finita, o comunque riferiti a un legame affettivo passato, che non hanno trovato posto nelle mensole delle case, ma che non si ha neanche avuto il coraggio di buttare. Il secondo è il primo museo di arte naif al mondo, con esposte più di 1800 opere tra quadri, disegni e sculture degli esponenti di questo stile, sia croati che non.
Continuando a salire per la stessa via, si sbuca sulla piazza della Chiesa di San Marco. Ammetto che questa è una delle chiese più particolari che abbia mai visto finora; il suo tetto, infatti, è ricoperto da piastrelle colorate che l’hanno fatto sembrare quasi come se fosse un tessuto fatto a maglia. Questa composizione crea da un lato gli stemmi medievali della Croazia, della Slavonia e della Dalmazia, mentre dall’altro lo stemma della città.
Dalla chiesa, iniziando a scendere, si passa attraverso uno dei luoghi più particolari di Zagabria (scoperto per puro caso, ma direi per fortuna): lo Stone Gate, o Kamenita Vrata in croato.
Si tratta di un varco costruito ancora dalla vecchia monarchia ungherese, che costituiva un passaggio protetto attraverso le mura della città. Con il tempo è diventato di uso comune e quotidiano, tanto che oggi ha assunto un valore particolarmente religioso, trasformandosi in una sorta di piccola cappella dove ogni giorno parte dei cittadini si reca a pregare o ad accendere una candela. Al suo interno, infatti, è stata posta una Madonna col Bambino circondata da targhe votive e piccole panche, così che in ogni momento della giornata chiunque si possa fermare.
Una volta scesi, per completare il giro si può percorrere la lunga Tkalčićeva Ulica, una lunga via sede della vita notturna della parte alta di Zagabria, piena di bar, ristoranti e locali. Fermatevi qua per bere una delle ottime birre che offrono o a mangiare qualcosa, sia di giorno che di sera.
Città Bassa
Iniziate il giro nella Città Bassa dalla piazza Ban Jelačić, con il Monumento equestre del bano Josip Jelačić. Questa volta invece di imboccare la Strada Ilica, proseguite verso sud fino ad incontrare l’inizio del parco Zrinjevac, dove si trova un’antica torretta meteorologica.
Da qui potrete percorrere tutto il parco, passando dalla piazza Strossmayer, dove durante le feste viene allestita una zona con bancarelle, street food e un palco. Nell’ultimo pezzo di parco troverete il Padiglione d’Arte, un palazzo giallo in stile liberty che salta subito all’occhio. Come dicevo prima, di fronte ad esso in inverno viene allestito il Parco di Ghiaccio dov’è possibile pattinare, con la fontana Kralja Tomislava in mezzo alla pista. D’estate, invece, la piazza di fronte al Padiglione e alla stazione dei treni diventa un vero e proprio giardino di fiori.
Dopo aver incontrato la stazione dei treni di Zagabria, dirigetevi verso il Giardino Botanico della città, un parco di cinque ettari con diecimila specie di piante. Sfortunatamente d’inverno è chiuso e quindi se andate lì per Capodanno non potrete entrarci, mentre se visiterete la città da aprile a inizio novembre potrete visitarlo.
Tornate verso nord, passando per i giardini della piazza Marko Marulic, dove ci sono gli edifici dell’università e degli Archivi Nazionali.
Risalendo ancora di più arriverete in uno spiazzo dove ci sono alcuni dei palazzi più belli ed imponenti: il Museo Mimara, dove sono conservate migliaia di opere d’arte provenienti da tutta Europa, il Museo delle Arti e dei Mestieri, l’Università e il Teatro Nazionale Croato. Vi troverete nella piazza della Repubblica di Croazia, precedentemente piazza Maresciallo Tito, uno dei piazzali più grossi e scenografici di Zagabria, in cui ci sono anche due sculture care alla cultura croata: il Pozzo della vita e una rappresentazione di San Giorgio e il drago, leggenda molto sentita dai croati (e che penso di aver trovato ovunque nei miei viaggi).
Queste zone d’inverno potrebbero essere un po’ deserte, però se non fa troppo freddo sono carine da visitare a piedi; se si congelasse o ci fosse brutto tempo, potreste infilarvi in un paio di musei e passare parte della giornata così.
Dopo aver girato a piedi tutta la Città Bassa, fermatevi nella zona commerciale nel centro di Zagabria, dalla parte opposta della Strada Ilica rispetto alla funicolare; ci sono davvero un sacco di baretti carinissimi e sotto le feste anche molte bancarelle. Arrivate nella piazza Petra Preradovića, conosciuta anche come “piazza dei fiori”, uno dei luoghi pedonali più frequentati dai croati insieme alla Tkalčićeva Ulica; qui la statua del poeta lirico Peter Preradović troneggia al centro, mentre alle sue spalle si trova una delle chiese ortodosse della capitale croata, la Cattedrale della Trasfigurazione del Signore.
Dalla piazza parte anche la più celebre galleria di Zagabria, l’Ottagono, e poco lontano da lì si trova una scultura d’arte moderna, il Sole Atterrato, ossia una sfera dorata che con altre nove sculture in giro per la città compone una rappresentazione del sistema solare.
Per cena potete andare a mangiare in un ristorante che a me è piaciuto tantissimo, nella Città Alta vicino alla Chiesa di San Marco. Si tratta del Konoba Didov San, il corrispettivo croato di una trattoria, dove ho mangiato come antipasto un formaggio di capra tipico e come primo un piatto con polenta, anguille e rane in un sugo di pomodoro; per quanto l’abbinamento possa sembrare strano, era squisito! Se volete provare piatti croati anche un po’ particolari non spendendo un occhio della testa, vi consiglio di andare lì (prenotando prima).
Spero che questa mini-guida di Zagabria e della città sotto le feste natalizie possa servirvi per organizzare un fantastico Capodanno.
Per qualsiasi domanda, dubbio, per chiedermi informazioni su dove alloggiare o come arrivare nella capitale croata, non esitate a scrivermi, sia privatamente (su facebook o tramite e-mail) che qua sotto nei commenti; sarò felicissima di ascoltarvi e darvi una mano!
Buon viaggio e… buon anno nuovo!