Quest’estate sono stata una settimana in Toscana, in una frazione di Viareggio. Abbiamo passato sia giorni in panciolle nelle grosse spiagge di sabbia, che giornate ad esplorare la zona… o almeno, avremmo voluto. Per nostra sfortuna, ha piovuto per due giorni, e mi sono anche presa un colpo di freddo girando Lucca sotto il diluvio. Questo però non ha fermato me e i miei amici dall’andare a scoprire uno dei punti naturalistici del Parco regionale delle Alpi Apuane più famosi nella zona: le Polle di Malbacco.
Le Polle di Malbacco sono delle piscine naturali formatesi dal passaggio del fiume Versilia, di cui la più famosa è quella creata da una lunga e stretta cascata. Sono quindi pozze d’acqua dolce, fredda in qualsiasi momento dell’anno, anche ad agosto, periodo in cui però un bagno nell’acqua gelida e poi un pomeriggio passato al sole può fare solo piacere (anche alla circolazione sanguigna delle gambe… e qualche donna mi capirà).
Come dicevo, lungo il fiume sono presenti più pozze, ma la più famosa è appunto la Pozza della Conca, con la sua cascata scavata nella roccia e il verde smeraldo dell’acqua. È la piscina naturale posta più in alto rispetto al paese, quindi dovrete percorrere fino in fondo il sentiero (numero 4 – su GoogleMaps è segnato come “Sentiero pozzo della Madonna“) che parte dalla strada asfaltata, non fermandovi alle prime scale sulla sinistra ma sorpassando il rudere abbandonato che incontrerete sul percorso; in circa 10 minuti sarete arrivati.
I sentieri che portano alle pozze non sono assolutamente difficili da percorrere ed anzi sono leggermente battuti; li abbiamo trovati solo un po’ scoscesi in certi tratti, ma probabilmente è stato dovuto ai due giorni di temporali precedenti. Munitevi lo stesso di scarpe adatte a questo tipo di terreno, non fate come la sottoscritta che l’ha fatto con le Vans – aka suole lisce – e ha rischiato di cadere svariate volte.
Tutte le pozze sono circondate da grossi massi lisci, dov’è possibile stendersi e passare l’intera giornata. In particolare, a quella della Conca, fate attenzione a non scivolare e ai vetri che potreste trovare nel primo bacino d’acqua; ho personalmente assistito a una bottiglia che andava in frantumi in quel punto e senza scarpe acquatiche (sconsiglio le infradito) si rischia di farsi male.
Lì è anche possibile arrampicarsi grazie a una fune sulla parete accanto alla cascata, per poi tuffarsi dalla cima.
Io e i miei amici abbiamo appunto passato il pomeriggio in questa piscina, arrivando intorno alle 16 dopo giri assurdi con la macchina. Il sole a quell’ora d’estate inizia a sparire dietro la vegetazione e la pozza rimane all’ombra, quindi se volete godervi l’acqua fresca seguita da un po’ di sole, dovrete arrivare lì prima di pranzo.
Abbiamo notato molte persone con vaschette di cibo dietro e penso sia la soluzione migliore, non essendoci nulla nei dintorni dove eventualmente andare a mangiare, se non tornando verso Malbacco e Seravezza. Ricordatevi sempre di rispettare l’ambiente intorno a voi, ho visto una quantità elevata di spazzatura lasciata per terra poco prima della pozza; così facendo non solo si inquina, ma si rovina anche l’intero paesaggio per quelli che verranno dopo, quindi raccogliete ogni oggetto che porterete con voi.
Come arrivare in macchina alle Polle di Malbacco
I sentieri da prendere per raggiungere le polle partono da una strada che costeggia il fiume fin da Seravezza.
Dato l’elevato numero di persone che hanno iniziato a frequentare questo luogo, soprattutto nei weekend, il comune di Seravezza ha chiuso la strada mettendola come ZTL; non è perciò possibile passarci o, soprattutto, sostare. La ZTL si trova in via Monte Altissimo, dove si trovano appunto i sentieri, e va dal grosso parcheggio poco dopo Malbacco fino alla cima della strada, dopo una grossa curva dove poi diventa via Martiri del Lavoro.
Per raggiungere le pozze, quindi, se state arrivando dall’Aurelia, dovrete seguire le indicazioni per Seravezza. Dopodiché, le alternative sono due: seguire la strada fino a Malbacco e parcheggiare nel grosso parcheggio prima della ZTL, altrimenti andare verso Giustagnana e salire fino al limite del divieto di transito, dove c’è un piccolo spiazzo a bordo strada dove lasciare la macchina. Vi consiglio la prima alternativa, più corta e più sicura a livello di parcheggio. Vero è che la strada dal parcheggio fino al sentiero 4 è in salita ed è di circa due chilometri, quindi ci impiegherete circa una mezz’ora, al contrario del chilometro dall’altra via; il problema sarà il ritorno, quando cotti dal sole dovrete farvi una salita peggiore di quella che parte dal parcheggio, se avrete scelto la seconda via.
A quanto pare dal 2018 il comune di Seravezza ha messo a disposizione dei visitatori un servizio di navetta, solo nei fine settimana, che dal parcheggio grande dopo Malbacco porta fino all’inizio dei sentieri. Il costo del biglietto è di tre euro, andata e ritorno.
Mi raccomando, non fate i furbi come abbiamo fatto io e i miei amici. Noncuranti della ZTL siamo entrati nel divieto di transito e abbiamo parcheggiato in una zona di sosta a bordo strada, pensando ignaramente «Chi mai passerà di qui, non ci sono neanche le telecamere». Risultato: novanta euro di multa, con rimozione forzata scampata per un pelo.
Insomma, spero che possiate apprezzare la natura – quasi – incontaminata di questi luoghi. Prendetevi una giornata estiva di calma e relax, camminate lentamente osservando ciò che vi circonda e poi buttatevi nell’acqua gelida di queste vasche; ne vale davvero la pena. E attenti ai girini neri dei rospi nell’acqua, sono l’unica popolazione del posto che incontrerete!
Si possono portare anche i cani?
Ciao Cristy, si certo! Ti consiglio di portarli al guinzaglio, così da stare più attenti.
Ma si può bivaccare una notte in tenda?
Ciao, non credo sia possibile ma nel caso ti consiglio di scrivere direttamente al comune di Seravezza.
Posto bellissimo , ci siamo stati oggi , avevamo letto del bus navetta , ma purtroppo del bus navetta neanche l’ombra , abbiamo con fatica trovato un posto per parcheggiare la moto, e 2 km in salita sotto il sole ti mettono a dura prova , specie i non piú gikvani come noi . Portatevi l’acqua , l’unico bar l’aveva finita.
Ciao Michele, sono felice che siate riusciti a visitare il posto! Peccato davvero per la navetta, spero non l’abbiano soppressa. Quella salita purtroppo d’estate è tosta, sono d’accordo con te nel portarsi dietro quanta più acqua possibile che in questi posti non si sa mai…
Grazie per aver condiviso la tua esperienza!
Una bella scoperta oggi di questo posto che non conoscevo, un’ottima descrizione dei luoghi e le foto ti fanno venire voglia di partire subito, specie con questo caldo. Complimenti per l’articolo e grazie per avermelo fatto conoscere.
Grazie a te per le belle parole!
LA CONCA
Devo segnalare un grave errore che non è certo colpa dell’autore del post, ma sicuramente è stato diffuso da G***le e OSM in conseguenza a un erroneo input ormai irrintracciabile.
In questo bel reportage ci sono purtroppo due errori che rendono un cattivo servizio al territorio descritto e ai suoi abitanti, dei quali vi riporto lo spiacevole disappunto). Li correggo nei punti che seguono.
1 di 1) Il nome generico di “Polle di Malbacco” è totalmente erroneo e dovrebbe essere sostituito con quello di “POZZE del torrente SERRA”, poiché esistono molte pozze, per fortuna non tutte accessibili e non tutte note ai turisti della domenica, le quali sono sparse in varie località variamente denominate e disposte lungo tutto il corso del Torrente Serra.
A – “Polle”: una polla è una sorgente spontanea; queste invece sono cavità naturali del letto del torrente e si chiamano POZZE, denominazione peraltro da sempre utilizzata dai Versiliesi, ma presenti anche in tante altre fonti sul web che si riferiscono a tale sito.
B – “di Malbacco”: nome di una località di estensione assai ristretta, che si situa circa 3 km più a valle verso il centro di Seravezza, dove il letto del torrente corre in piano e così anche la strata oggi asfaltata che lo costeggia; si può dire anzi arbitrariamente che il confine della località si trovi proprio dove la strada inizia a salire e ad oggi è stabilito un divieto di transito. La strada nella sua salita verso Azzano attraversa infatti altri toponimi localmente noti (diversi da “Malbacco”) i quali tuttavia non costituiscono una località intesa in senso urbanistico.
2 di 2) Il nome specifico di “Pozzo della Madonna” è stato erroneamente attribuito, per scopi non chiariti di autore non identificato, a un bellissimo pozzo chiamato “la Conca” (Pozzo della Conca): tutti gli abitanti del luogo di tutte le generazioni lo sanno e lo chiamano così tutt’oggi, quindi la “colpa” è di qualche turista male informato del web; per avere conferma di ciò è sufficiente contattare la PA o la Pro Loco di Seravezza, che peraltro hanno già diffuso la rettifica su Fac****k onde evitare ulteriori danni d’immagine.
Sottolineo come questo commento non abbia nessun intento polemico nei confronti dell’autore di questa pagina, che ha diffuso in maniera innocente e inconsapevole un errore che già era diffuso su siti altrimenti ritenuti affidabili. I soggetti interessati stanno già adoperandosi per rimediare, ma ogni membro della comunità locale fa il suo per arginare le conseguenze dell’errore sul web, dove la diffusione delle informazioni è assai rapida, nel bene e nel male. Speriamo pertanto di incontrare comprensione e collaborazione anche da parte dell’autore di questa pagina.
Gli abitanti di Seravezza ringraziano!
We were today in this beautiful place. Our suggestion is to add the correct location point to the Instagram as well, to fix the naming issue you mentioned.
All the best!
Hi! Thank you for your suggestion, unfortunately isn’t that easy change something on Instagram, but I’ll try!
Sono appena tornata da qualche giorno in Toscana, mi segno questo posto per la prossima volta…mi sono abituata ormai a fare il bagno anche nei fiumi spero di superare il freddo
Quell’acqua è DAVVERO fredda, personalmente più dei fiumi dove mi ero buttata fino a quel momento, ma giuro che si può resistere un po’ dentro 😀
Ma che meraviglia 🙂 Non sapevo che esistesse queste pozze d’acqua in Toscana… A dire la verità, la Toscana la conosco poco ma da tutto quello che vedo, prima o poi, ci dobbiamo organizzare una gita!
Grazie per questa scoperta!
Di nulla!
Questo articolo è una ventata di aria fresca, un antidoto perfetto per l’afa di queste giornate! Non avevo mai sentito parlare delle Polle di Molbacco, per cui sono per me una piacevolissima scoperta 🙂 Vorrei proprio andarci di persona!
Sono proprio il posto perfetto per togliersi dal caldo delle ultime estati!
L’acqua verde mi ispira moltissimo! Non so se sarei riuscita a fare il bagno ma è un bellissimo posto che non conoscevo! Grazie!
La voglia una volta che sei lì ti viene, fidati! Di nulla!
Che posto meraviglioso, sempre che non ci si tagli un piede L’acqua fredda poi per me è un must (lo so, non sto bene) ma anche fosse a 50 gradi in un angolo di paradiso così me la farei andare benissimo!
Davvero! Anche a me l’acqua fredda piace da morire, ma sono un po’ delicata quindi a starci tanto dentro rischio.. però ne vale la pena!
Non avevo mai sentito parlare delle Polle di Molbacco ma dalle tue foto sembrano bellissime con l’acqua di un bel verde smeraldo. Che è freddissima si capisce dal colore!!!
Si infatti, è veramente al limite della sopportazione! Ahah