Navigando nell’Atlantico: le isole Azzorre

delfini isole azzorre

Qualche anno fa, io e mia mamma ci siamo ritrovate in mezzo all’Oceano Atlantico, in balia di onde, delfini e vulcani. Eravamo a Madalena, città dell’Ilha do Pico, la seconda isola più grande dell’arcipelago portoghese delle isole Azzorre.

Penso sia stato uno dei viaggi più belli che abbia mai fatto. Abbiamo passato una settimana tra capodogli e delfini, costantemente su un gommone a cercare di vedere questi cetacei. In più, uno degli ultimi giorni abbiamo noleggiato una macchina e abbiamo percorso tutta l’isola, fino alla città all’altro estremo; è un’isola talmente piccola e bella che ne vale davvero la pena.

Abbiamo organizzato il viaggio con l’agenzia CW Azores, con sede di fronte al porto di Madalena, facilissima da raggiungere e con un programma ottimo. Per quanto riguarda l’alloggio, abbiamo prenotato una camera in una casa poco distante dal centro della cittadina; è stato davvero comodo.

Il primo giorno ci hanno accolto nell’agenzia e introdotto al mondo marino, facendoci spiegare da un biologo (oltretutto, italiano, anche se in quel momento ha parlato in inglese; si è dimostrato utile nelle escursioni) le varie specie che avremmo potuto incontrare in quel periodo di giugno.
I giorni successivi alternavamo le uscite di avvistamento delle balene, a quelle in muta per fare il bagno con i delfini.
Spesso faceva freddo, avevamo trovato anche una settimana con il tempo costantemente nuvoloso, ma è stato comunque fantastico. Nonostante il mare mosso, la pioggia, il vento, uscivamo in gommone con la speranza di avvistare qualcosa, oltre alle piccole caravelle portoghesi e ai cosiddetti pesci volanti, che si vedevano qua e là.
Buttarsi in mezzo all’oceano, vedere il profondo blu sotto di sé, con i delfini che nuotano intorno, è qualcosa di indescrivibile; così come trovarsi a pochi metri di distanza da dei capodogli, vedere la maestosità, la bellezza di questi giganti buoni. Sono immagini che ti rimarranno impresse per sempre nella memoria.

 

Delfini

Capodoglio

 

Come detto prima, una giornata abbiamo girato l’isola in macchina.
Siamo passate di fianco a piccoli laghi, al vulcano da cui l’isola prende il nome, ovvero il Ponta do Pico, alle colline verdi ed incontaminate dove spesso pascolavano pecore e mucche. Erano paesaggi mozzafiato, senza l’ombra della presenza umana. Ci siamo portate dietro panini, frutta e acqua, e abbiamo mangiato sedute su una roccia, mentre contemplavamo uno dei laghi più grandi presenti lì, nel silenzio di quella terra.
Ci siamo anche fermate in qualche paese lungo la costa, tutti caratterizzati dalle casette bianche con i tetti rossi, o quelle fatte di pietra lavica. In praticamente ogni paesino c’era un piccolo porto, un mulino di pietra e delle bellissime chiese bianche decorate di nero.
Un’altra cosa particolare del posto sono i vigneti circondati da muretti, sempre di pietra lavica, che si trovano praticamente in ogni parte dell’isola.

 

Lago delle isole Azzorre

Cittadina delle isole Azzorre

 

Pico è inoltre famosa per due cose: l’antica caccia alle balene, di cui ora si conservano i resti nei musei, e le grotte laviche, presenti sotto il suolo dell’isola, patrimonio dell’UNESCO.

La visita al museo delle balene è stata davvero interessante. Si vedeva come anticamente cacciassero le balene, come una squadra di uomini armati di arpione e corde cercassero di catturare almeno un esemplare, per farci poi farina ed olio; era qualcosa di più umano rispetto ad ora.
Altrettanto interessante è stato vedere la grotta lavica, ovvero la Gruta das Torres, una delle cavità create dal passaggio della lava praticamente mille anni fa. Le sue pareti sono interamente coperte da lava fredda e condensata e da minerali, ed è composta da svariati corridoi. È impressionante il buio pesto che viene a crearsi una volta spente le luci, perdi completamente il senso dell’orientamento dopo un po’.

Statua di un bracconiere

Grotta lavica delle isole Azzorre

 

Madalena è davvero fantastica; si, mi sto ripetendo, ma è un bellissimo posto. Oltretutto, si mangia molto bene. Vendono e cucinano un buon pesce, a costi anche piuttosto bassi e a km0; avendo anche tanti pascoli, carne e prodotti del latte non mancano (pur avendo faticato a trovare formaggi freschi).
La sera c’è qualche locale vicino al porto, con una buona vita notturna.

È stata una vacanza rilassante, piena di esperienze pazzesche
. Se mai doveste averne la possibilità, fate un salto a vedere le meravigliose isole Azzorre.

Vi lascio il link al sito dell’ente del turismo ufficiale per maggiori informazioni sull’arcipelago: VisitAzores.

 

Author: Giulia

Redattrice di professione. Blogger per passione. Viaggiatrice per la vita!

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